“Un bundle di abbonamento che ti aiuterà a consolidare la tua presenza su Instagram e Facebook”. È cosi che Meta descrive Meta Verified, un pacchetto a pagamento che offre:
- La verifica dell’identità dell’utente tramite un documento ufficiale;
- La protezione dell’account, tutelandolo da furti di identità attraverso un monitoraggio proattivo;
- L’accesso all’assistenza diretta, che assicura un aiuto costante con possibilità di interagire e ricevere supporto per problemi relativi all’account;
- Migliore visibilità e diffusione dei contenuti nelle funzioni di ricerca e fra i post e foto consigliate;
- Funzioni esclusive per esprimersi.
La spunta blu non è altro che un segno grafico che contraddistingue un account verificato dagli altri, evidenziandolo tra i risultati di ricerca della piattaforma.
Nato come modo per combattere e limitare la diffusione di profili fake, un fenomeno ancora molto diffuso su tutte le piattaforme social esistenti, oggi è il modo per rafforzare l’identità dell’utente dal punto di vista ‘reputazionale’.
Per richiedere Meta Verified, o la cosiddetta “spunta blu”, sarà necessario che il profilo:
- Appartenga ad un maggiorenne;
- Sia completo in ogni suo aspetto, dalla foto profilo, alla biografia, contatti e uno storico di post pubblicati;
- Sia di interesse pubblico, deve cioè essere ricercato di frequente all’interno della piattaforma;
- Sia unico e veritiero, rappresentando in maniera univoca un personaggio pubblico o un’azienda.
L’invio della richiesta di verifica non assicura l’ottenimento della spunta, la decisione finale è a discrezione del team Meta. Potrebbe quindi essere necessario fare richiesta più volte prima di riceverla.
Il costo mensile del Meta Verified è di 13,99€ via web e 16,99€ via mobile (per dispositivi iOS e Android). Il prezzo è relativo ad una sola piattaforma, per averle entrambe bisognerà procedere all’acquisto di due abbonamenti separati.
Meta specifica che non ci saranno cambiamenti per gli account già verificati, che manterranno il loro badge verificato gratuitamente. Questo non li esclude dal richiederlo nuovamente, soprattutto perché l’azienda prevede di migliorare il servizio aggiungendo nuove funzioni e vantaggi che creino più valore per gli abbonati nel corso del tempo.
Già da tempo circolavano voci riguardo la possibilità che alcune funzioni in casa Meta diventassero a pagamento, alimentate dalla comparsa di tracce nel codice e nelle pagine di supporto dedicate agli utenti.
Twitter prima di Meta ha provato a puntare sul verificato, utilizzandolo come strumento per promuovere ed attrarre personaggi noti e allo stesso tempo trovare nuove voci in entrata per il bilancio della compagnia. Intento condiviso da Zuckerberg che ha visto crollare azioni e profitti Meta nell’ultimo trimestre del 2022, anche per via di investimenti rivelatosi azzardati, come quelli nel Metaverso.
Almeno per Meta però, la semplice idea di un badge verificato che chiunque può acquistare pagando una cifra mensile è giustificata dalla messa a disposizione di una serie di strumenti capaci di aumentare la visibilità degli account, aiutando i creator a rafforzare la propria presenza online.
Potremmo dire quindi che il piano di Meta di avvicina molto più a quello offerto da piattaforme come Linkedin, che tramite abbonamento premium consente di inviare messaggi diretti a tutti gli account (e non solo a quelli collegati, come nella versione free), e Youtube premium che da la possibilità di scaricare video e non avere pubblicità.
Nuova Zelanda e Australia sono stati i primi scelti per testare il nuovo piano in abbonamento, ora disponibile in tutto il mondo.